Tuesday, May 02, 2006

Mercoledì 3 Maggio ore 21:30

presentazione del romanzo

"La collezionista, ovvero La Sindrome di Babbo Natale"
di Chiara De Luca

introduce Simone Molinaroli (poeta)

Questo libro scorre piacevolmente, con leggerezza e ironia ma anche, addentrandosi nella lettura, con una dose di sconcerto e persino "tifoseria" per la protagonista: Federica, giovane neo laureata in lingue straniere. La vediamo attraversare quel limbo che è il passaggio dall'essere studentessa, sognatrice e idealista a disoccupata laureata in cerca di lavoro. (...) C'è un bel campionario d'umanità lavorativa, con tutte le sue fissazioni, astuzie, sordidezze e trappole; e nel suo spostarsi per colloqui e appuntamenti, viaggiando, la protagonista incontra altri giovani sconosciuti, con i quali vive momenti di contatto e confidenza, comunione direi, che hanno nel libro i momenti più lirici, drammaticamente nostalgici dell'esistenza in quanto tale. Durano il tempo d'un respiro e d'un voltare pagina, come uno scottarsi e levare la mano per un soffio, la speranza di un sollievo che con cinica ironia e al contempo pervicace speranza, Federica persegue, con fragilità e forza allo stesso tempo. (...)
(Franceso Randazzo)
Sarà presente l'autrice

1 comment:

Unknown said...

A me non mi caca nessuno. E racconti ne avrei scritti anche io. Due raccolte, un mezzo romanzo (attualmente) ecc. Li ho proposti a giro, ho ricevuto anche complimenti (tra le tante cose che ne ho ricevuto - perlopiù, indifferenza), ma poi, quando va bene, dicono che non si vendono, o che non saprebbero il modo, o che ci sarebbe da perfezionarli. E nel frattempo, dopo la laurea (in lettere, col massimo dei voti & complimenti - e sono passati anni su anni), continuo a fare il magazziniere, il volantinatore, il terminalista, il segretario, l'impiegato, ecc. Poi, oggi leggo di una che ha scritto il suo quarto romanzo, che sarà presentato a pistoia, che tratterà di giovani laureati in materie umanistiche e le loro disavventure sul lavoro bla bla bla, bla bla bla... E allora mi chiedo: ma chi cacchio li pubblica, i libri allora? a lei? agli altri? perché a me non mi considera nessuno? E allora, e per chiudere, mi (vi) dico: VAFFANCULOOOOOOOO
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